“Fate silenzio quando i bambini dormono,non quando muoiono ” Lissone 24 maggio 2025 Piazza IV novembre


IL  LORO GRIDO E’ LA MIA VOCE:

POESIE DA GAZA 

Ni’ma Hassan

 Una madre a Gaza non dorme…

Ascolta il buio, ne controlla i margini, filtra i suoni uno ad uno,

per scegliere una storia che le si addica

per cullare i suoi bambini.

E, dopo che tutti si sono addormentati,

si erge, come uno scudo, di fronte alla morte.

Una madre a Gaza non piange.

Raccoglie la paura, la rabbia e le preghiere nei suoi polmoni,

e attende che finisca il rombo degli aerei,

per liberare il respiro.

Una madre a Gaza non è come tutte le madri.

Fa il pane con il sale fresco dei suoi occhi…

E nutre la patria con i suoi figli.

 

 

 

David Grossman, lo scrittore più famoso in Israele, vive in un esilio auto imposto; le sue parole

“ogni volta che parlo di bambini, penso ai bambini di Gaza, a quello che stanno vivendo, al fatto che non hanno una casa, alle bombe che cadono su di loro, senza nessuna protezione”.

In questo periodo terribile, si stima che siano nati a Gaza 50000 bambini e bambine. Gaza oggi, non è un luogo adatto alla nascita di un bambino: le donne si trovano ad affrontare la mancanza di cibo e di acqua potabile; i frequenti spostamenti, il trauma della perdita di persone care e la paura di morire. Ogni donna incinta ha conosciuto solo paura, traumi sfollamenti.

E ogni bambino nato, che riesce a sopravvivere, ha conosciuto solo la guerra. Alcune hanno fatto scelte drastiche, come l’autoinduzione del travaglio, con l’uso di farmaci, per paura di perdere il bambino in caso di fuga.