“Storia di una ladra di libri ” – Ne parliamo a Qdonna – Giovedì 16 Aprile – h.21

Una sera di riunioni Mariella ha detto: “sto leggendo “Storia di una ladra di libri”

E’ nato tutto da lì.

Ci è venuta voglia di condividere le impressioni di un libro che qualcuno stava leggendo, altre avevano intenzione di leggere.

 

APPUNTAMENTO: giovedì 16 aprile, alle h 21, nella nostra sede in piazza stazione.   (entrata dentro la sala d’aspetto  – a sinistra – porta grigia)

 

Per chi vuole sapere tutto di un libro, prima di leggerlo, Grazia ha trovato qualche recensione. Chi, come me, vuole arrivare vergine al testo non vada avanti.

 

Originale, vitale, tragico e potente. “Storia di una ladra di libri” è un romanzo magnifico che si fa leggere tutto d’un fiato.  The Guardian

Oltre al potere della parola, quel che rende davvero toccante questa storia è scoprire che la gentilezza si può nascondere anche nella realtà più orrenda e crudele. Booklist

… Non è una lettura allegra, la guerra non lo è mai; ma dalle pagine di questo libro non si respirano solo sofferenza e tristezza, ma anche e soprattutto amore e speranza …Bog Fabio  Librinviaggio!

Storia di una ladra di libri è un romanzo complesso, … il modo migliore per approcciarsi a questa storia è alla cieca, fidandovi dell’istinto, come ho fatto io. E ora posso dire che questo libro mi è piaciuto tanto, ma ci ho messo un po’ per capirlo. Non è una lettura facile, né veloce. thebookshelfff.blogspot.com

Un libro è un concentrato di parole: parole da rubare all’oblio delle fiamme, per regalarle alla memoria; parole da mangiare, per non avvertire i denti della fame che affondano nella carne; parole da urlare o da lasciare sospese a mezz’aria; parole da sognare, per dimenticare l’orrore del sangue precocemente versato; parole da ripetere, per ricordare chi in noi ha gettato un seme destinato a germogliare; parole da rubare, per strappare dalle braccia della morte. La protagonista, Liesel, è una ragazzina, appellata “la ladra di libri“, che ruba, per salvarle, le creature di carta come se fossero esseri viventi, vittime indifese, anch’esse, di atroci abusi.   Emma Fenu     http://www.passionelettura.it/